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Dehor, un esempio di struttura in metallo temporanea

Quante volte, passeggiando per la città, abbiamo notato che alcuni locali pubblici si sono allargati allestendo una sorta di depandance sul marciapiede prospicente?

È una strategia utilizzata soprattutto da bar e ristoranti che, in questo modo, possono aumentare il numero dei tavoli a disposizione dei propri clienti, ma non è una loro esclusiva.

Questi nuovi spazi hanno un nome che li definisce con chiarezza, dehors.

Utilizzando questo termine ci si riferisce ad una struttura temporanea che occupa una parte di suolo pubblico o privato e che può essere smontata facilmente.

Esiste una prima distinzione tra dehors, quelli stagionali e quelli permanenti.

I primi restano montati per non più di sei mesi all’anno mentre gli altri da un minimo di un anno al massimo di cinque.

Alla fine il dehor è destinato ad essere disfatto, pertanto, deve possedere alcune caratteristiche specifiche.

Da cosa si riconosce un dehor?

Per essere certi che si tratti di un dehor, e non di altro, occorre osservare prima di tutto se è ancorato al suolo. Dopodiché bisogna controllare che il suo perimetro sia delimitato in modo concreto, per evitare che i passanti possano camminarci in mezzo.

Qualora si trovi vicino ad una strada con passaggio veicolare, è necessario che abbia una struttura di protezione, per evitare che smog e polveri abbiano libero accesso.

A chi piacerebbe bere un caffè che sa di scarico di marmitta?

La maggior parte è munita di pavimentazione in forma di pedana rialzata e di copertura. Utilizzando pedane riscaldanti o pannelli radianti i dehors sono anche facili da riscaldare durante la stagione più fredda.

I dehors permanenti devono essere attrezzati per gestire l’acqua piovana, permettendole di defluire in modo corretto attraverso scarichi adeguati.

Inoltre, è importante che le superfici siano lavabili per poter garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Dopotutto, vi si sosta quasi sempre per consumare una bevanda o qualcosa da mangiare!

I materiali più indicati per strutturare un dehor sono il ferro e il legno, accompagnati dal vetro o il pvc per ciò che riguarda la chiusura dei lati.

Prima di decidere se sia meglio l’uno o l’altro occorre tenere presente che il risultato finale deve adeguarsi alle indicazioni contenute nel Regolamento Comunale e ogni variazione va sottoposta al giudizio del proprio Comune.

Da chi farsi costruire il dehor per il tuo locale?

Un dehor è legato a diversi vincoli e non è facile conoscerli tutti se non si è pratici. Allora, meglio affidarsi ad un tecnico specializzato che saprà gestire progetto e realizzazione senza inciampare in qualche divieto.

Utilizzare il ferro o altro metallo come alluminio o acciaio inox è una scelta molto valida perché garantiscono sicurezza e resistenza. Non va dimenticato che il proprietario ha una responsabilità civile nei confronti dei propri clienti e con una struttura in ferro si può stare tranquilli.

A questo punto non resta che individuare il tecnico giusto a cui affidare il lavoro.

Ogni materiale ha il proprio artigiano, che lo conosce e lo sa utilizzare sfruttandone al massimo le potenzialità, per il legno è il falegname, per il metallo è il fabbro.

Un’opera fabbrile si caratterizza per essere sempre prodotta su misura.

Il fabbro deve saper eseguire il lavoro rispettando tutte le normative ma cercando, al contempo, di accontentare tutte le richieste plausibili del cliente.

E deve anche essere in grado di realizzare il progetto fornito dal committente, oppure, prepararne uno in autonomia.

Per un dehor a Bologna il fabbro giusto è BLQ.

Nella propria fucina esegue la lavorazione del ferro e dell’acciaio, sia per privati che per attività commerciali come bar, ristoranti e alberghi.

BLQ è sinonimo di competenza e affidabilità, un vero leader nel settore della carpenteria metallica che può vantare numerosi interventi per dehors a Bologna.

In fondo, il caffè è più buono se lo possiamo sorbire in uno spazio confortevole e ben costruito!