L’efficacia dell’intervento laser per la cura del polipo nasale

Per molti, il polipo nasale rappresenta un vero problema, che arriva ad ostacolare l’atto respiratorio rendendolo un’azione meccanica poco disinvolta.

Il polipo nasale si forma in maniera spontanea e ciò che lo causa è ancora oggetto di studi.
Quello che si sa per certo è che alcune persone ne sono colpite in modo recidivo.

Finora, per intervenire sul problema si è fatto ricorso alla chirurgia, attraverso un’etmoidectomia, cioè la demolizione dell’osso etmoide, su cui crescono i polipi.

Purtroppo, questa misura non offre nessuna garanzia di ottenere una risoluzione definitiva.
Viene da chiedersi se alla fine vale la pena di intraprendere una strada tanto radicale e invasiva.

Negli ultimi anni, per fortuna è stato messo a punto un metodo alternativo, l’intervento laser, che assicura un approccio più delicato ma molto efficace.

Come spiega dalle sue pagine web il Dr. Alessandro Valieri, otorinolaringoiatra che utilizza il laser per la cura del polipo nasale, grazie a questa tecnologia si evita l’azione demolitrice sulle ossa dell’etmoide, come avviene con la chirurgia tradizionale.

Inoltre, il paziente non subisce alcuna perdita di sangue ed è sufficiente sottoporlo ad un’anestesia locale.
In breve tempo, il soggetto operato con il laser può tornare a respirare in piena libertà con il proprio naso.

Che cos’è un polipo nasale

I polipi nasali sono piuttosto frequenti ma può capitare che nemmeno chi ne soffre sappia con esattezza di cosa si tratta.

Potremmo descrivere il polipo nasale come un’escrescenza della mucosa, che si forma all’interno del naso e dei seni paranasali da cellule di tessuto infiammatorio.

Insomma, un tumore il più delle volte di natura benigna, che con la sua presenza ostacola la normale respirazione attraverso il naso.

Spesso, la presenza di un polipo nasale è solo l’inizio di una malattia cronica chiamata poliposi nasale, che porta allo sviluppo recidivo di queste escrescenze.

Inoltre, rientrano in un quadro clinico abbastanza tipico di chi soffre di poliposi, anche altri problemi di tipo respiratorio, come asma bronchiale, rinite allergica, ipertrofia dei turbinati, sinusite o deviazione del setto.

Quali sono i segnali per sospettare che si tratti di un polipo nasale?

Data la complessità delle condizioni dei pazienti affetti da poliposi nasale, per avere una diagnosi affidabile occorre rivolgersi ad uno specialista, capace di valutare con attenzione tutti i sintomi.

Infatti, il polipo nasale induce diversi disturbi che potrebbero portare ad errate interpretazioni, se considerati singolarmente piuttosto che come un insieme di indicatori dello stesso problema.

In particolare, possono comparire frequenti sinusiti, raffreddori o altre infezioni che non farebbero pensare subito ad un polipo nasale ma a tutt’altro.

Inoltre, si possono associare anche mal di testa, tosse, sanguinamento nasale, orecchie ovattate e una flessione di gusto ed olfatto.

Dopo due anni di pandemia da Covid 19, ci siamo tutti abituati a ritenere il Corona virus l’unico responsabile di questo genere di sintomi.
Ecco perché solo uno specialista possiede gli strumenti giusti per orientarsi verso le soluzioni più opportune.

Facciamoci fare una corretta diagnosi di polipo nasale

L’otorino è lo specialista accreditato per formulare una corretta diagnosi di polipo nasale.

Oltre a redigere un’anamnesi accurata, raccogliendo tutte le informazioni sullo stato di salute del proprio paziente, il medico può avvalersi di strumenti di indagine come il video endoscopio e la TAC.

Attraverso una video endoscopia nasale si ha una visione dell’interno del naso e dei seni paranasali.
Se ciò non bastasse, con una TAC del massiccio frontale si può procedere ad un esame ancora più approfondito, che restituisce tutti i dettagli non direttamente visibili.

Se il responso finale è di poliposi nasale, adesso sapete quali strade si possono intraprendere per affrontarli con consapevolezza: chirurgia tradizionale o intervento laser.
A voi la scelta.