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Bonifica amianto a Bologna e provincia

Nonostante l’amianto sia illegale in Italia da ormai 25 anni, purtroppo in molte zone lo si può ancora incontrare come elemento di costruzione e isolamento in vecchi edifici anteriori al 1994. Questo materiale, riconosciuto come cancerogeno, deve essere obbligatoriamente smaltito, cosa che però non è così facile, dati i rischi ad esso legati, per cui è bene affidarsi all’esperienza di una ditta qualificata.

Nella provincia di Bologna la bonifica dell’amianto è assicurata da Vivarelli Costruzioni che, lavorando secondo i criteri di massima sicurezza, si occupa di tutte le fasi della gestione di questo rifiuto così problematico. Ma cos’è esattamente l’amianto? Parlare di amianto e di Eternit è a stessa cosa?
Soffermiamoci un momento per inquadrare la questione e chiarire alcuni dubbi che i meno esperti potrebbero avere.

Amianto: cos’è?

L’amianto (o asbesto) è un composto di minerali inosilicati, usato in passato soprattutto come materiale edile, oggi illegale in Italia e in molti altri paesi per la sua accertata pericolosità. È composto infatti da fibre (tecnicamente si dice che ha consistenza fibrosa) di dimensioni infinitesimali che a causa dell’usura si possono disgregare e disperdere nell’ambiente e che, inalate, possono creare problemi di salute.

È stato infatti riscontrato un alto tasso di tumore alla pleura e di carcinoma polmonare nelle persone soggette a un’esposizione continuata. Il primo studio scientifico, inglese, risale al 1930 e già ne denunciava i rischi, ma ci sono voluti molti altri decenni affinché gli stati mettessero in atto misure legislative per bandirlo. In Italia solo nel 1992 ne è stata vietata la produzione e finalmente nel 1994 anche la commercializzazione.

L’amianto è chiamato spesso anche Eternit: questo era il nome della ditta che lo produceva. Ne esistono diversi tipi e tutti erano creati e messi in vendita da Eternit, marchio che col tempo è stato usato dalla gente anche per designare il prodotto stesso. Purtroppo gli interventi di bonifica che si sono attivati negli anni a seguire sono ancora ben lontani da un risultato definitivo. Infatti i molteplici utilizzi dell’amianto ne hanno fatto un materiale polifunzionale, cosa che non facilita certo le operazioni di risanamento.

Come riconoscere l’amianto?

Restando a distanza di sicurezza, osservate il materiale davanti a voi. Di amianto ne esistono vari tipi, ma di solito era usato in pannelli ondulati per coprire tetti e come rivestimento isolante per edifici e treni, ma anche in tubazioni, canne fumarie e serbatoi, per citarne solo alcuni.

Una delle caratteristiche principali che ha reso l’amianto tanto popolare nell’edilizia è il suo alto grado di resistenza al calore, che lo rende ignifugo. L’altra è la sua versatilità, perché grazie alla lavorabilità delle sue fibre era possibile produrlo in fattezze e consistenze molto diversificate, anche in forma spruzzata. Alcuni materiali, come il cemento-amianto, si presentano meno friabili, perché contenenti amianto in minor percentuale.

Bonificare un’area dall’amianto in sicurezza?

Non è raccomandabile rimuovere da soli l’amianto, se non si è attrezzati a norma di legge per eseguire questo tipo di lavoro. È meglio invece chiamare un’azienda che è in grado di farlo con la massima sicurezza.

Nella zona dell’Appennino Tosco-Emiliano è operativa una ditta, la Vivarelli Costruzioni, regolarmente abilitata, come richiesto dalla legge, per effettuare le procedure di bonifica. È attiva nelle zone di Bologna, Pistoia e nell’area dell’Appenino compresa tra queste province e quella di Modena.

Per avere ulteriori informazioni, ottenere il numero di telefono e conoscere i dettagli delle fasi di rimozione e smaltimento, visitate il sito dell’azienda https://vivarellicostruzioni.it.
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